Blog “Narriamoci….”

Che cosa è l’arteterapia

Con il termine arteterapia si intende una tecnica di intervento non verbale durante la quale, attraverso diverse espressioni artistiche, si cerca di favorire il dialogo della persona coinvolta, al fine di migliorare la propria condizione psichica e di conseguenza la qualità della vita.

Questo metodo si basa sull’idea che affidarsi al processo creativo possa portare a un miglioramento del proprio stato mentale, al superamento di un malessere e al raggiungimento di una migliore condizione interna e di conseguenza anche esterna.

Per concretizzarsi l’arteterapia si avvale di materiali artistici che possono essere scelti a seconda del percorso che si sta intraprendendo e giudicati più idonei o semplicemente più graditi alla persona che li utilizza. I più comuni sono musica, danza, fotografia, teatro e pittura.

Gli strumenti artistici in arteterapia non vengono usati liberamente e in modo individuale ma in laboratori specifici e alla presenza di esperti che assicurino che siano rispettate tutte le regole previste perché il metodo risulti efficace.

Lo spazio e il tempo, ad esempio, sono ben definiti e tutto quello che accade all’interno della seduta acquisisce un significato ben preciso e mirato alla comprensione del paziente.

I laboratori solitamente sono caratterizzati da spazi ampi nei quali muoversi in libertà, luminosi e ricchi di stimoli che possano toccare le corde della persona che si sottopone alla seduta come carta, matite, vernice, stoffe, lane, legno, farina, teli, burattini e strumenti musicali.

I laboratori di Medicina narrativa nel Museo Ambulatorio Cur’Arti

Nella prospettiva futura il Museo Ambulatorio Cur’Arti nel Luogo di Cura (ospedale) e nel Luogo di Cultura (Museo, Università, Istituto d’Istruzione) si proporrà di divenire luogo di progetti finalizzati alle Health Humanities, attraverso laboratori di Medicina Narrativa.

L’Istituto Superiore di Sanità definisce le Health Humanities come:

 “area d’incontro tra le arti e la cultura umanistica in generale e le scienze della salute e sociali allo scopo di promuovere la salute, attraverso strumenti propri dell’arte in tutte le sue manifestazioni”.

Il Museo Ambulatorio negli ospedali vorrà proporsi come Laboratorio di Medical Humanities, come sede strategica logistica e di feconda dialettica culturale di progetti finalizzati ad attività di ricerca, formazione e comunicazione, per educare ad un’assistenza sanitaria che sia inclusiva, accessibile, attraverso strumenti educazionali di metodologie narrative per la formazione del personale sanitario e parasanitario e attraverso sportelli di ascolto per gli utenti in cura. La finalità è una gestione clinica ed assistenziale volta al benessere della presa in cura potenziando la relazione comunicativa fra paziente, medico, operatore socio-sanitario, familiare e caregiver.

Noi di Cur’Arti sosteniamo la multidisciplinarietà al servizio della Cura, poichè la sinergia tra Medicina, Architettura e Beni Culturali, scienze tecnologiche applicate, bioetica, fisiologia, filosofia, antropologia e così via è la finalità del progetto CurArti che si fonda sulla corrispondenza fra Cura e Bellezza, integrando Arte e Medicina, cultura e Riabilitazione Psico-fisica. 

La prima fase di avvio alle Medical humanities, alla Medicina Narrativa, è fornire Ascolto, raccogliere la voce della sofferenza, e fondamentale è anche il contributo della digital Humanities. Il Museo Ambulatorio vorrà dunque proporsi come sede anche di Sportello di Ascolto psicologico gratuito per il sostegno a pazienti e familiari come supporto alla gestione integrata della presa in cura della persona. 

La telemedicina nella prospettiva futura potrà assicurare continuità assistenziale e rafforzare la relazione medico-operatore-formatore paziente intessuta in corso di degenza e a rischio di disperdersi alla dimissione, attraverso un supporto psicologico a domicilio per i pazienti.

La prospettiva futura di Cur’Arti è avviare un progetto di telemedicina a domicilio, fruibile a distanza dalla nostra apposita piattaforma per i pazienti alla dimissione ma anche per le persone reclutate nei nostri sportelli di ascolto. 

Medicina Narrativa “Cur’Arti “ nel Progetto Dall’Ombra alla Luce

Nell’Ambito del progetto del bando del III settore della Regione Campania di cui APS Cur’Arti è capofila, dal titolo Dall’Ombra alla Luce, nello specifico, il contributo alla Medicina Narrativa del Museo Ambulatorio Cur’Arti verrà svolto con le seguenti attività da parte delle associazioni partner come una risposta al sostegno alla persona, inclusione sociale, contrasto alla marginalità e fragilità, come da obiettivi da assolvere per il Progetto stesso Dall’Ombra alla Luce:

-attività di sportello informativo e di consulenza del partner Corpo Internazionale di soccorso Costantiniano 

-attività di sportello di ascolto Cittadinanza Attiva

Nell’ambito delle attività di Comunicazione del progetto Dall’Ombra alla Luce si inserisce una sezione BLOGall’interno del sito web dallombraallaluce.it, appositamente creato per il progetto, in cui, attraverso la tecnica dello storytelling, della narrazione, saranno raccontate le esperienze acquisite dai pazienti presi in carico, dagli operatori, dagli utenti. 

Se la relazione fra operatore e persona in cura è una “presa in Cura reciproca”, attraverso l’atto creativo, questa si rafforza. 

L’esperienza artistica può ridimensionare, riformulare il linguaggio nella relazione fra il medico, l’operatore sanitario, l’educatore, il formatore, e la persona in cura, senza disparità gerarchica. Nella relazione paritetica le persone si esprimono nella loro interezza, ciascuno nella complessità della propria personalità, entrambi diventano fruitori attivi e partecipativi di una comunicazione che diventa una “presa in cura” l’uno dell’altro, nel rispetto di “Accordo Reciproco” sul piano della condivisione emozionale ed empatica.

I linguaggi dell’Arte possono accogliere , trasformare e rendere intellegibile il magma emotivo originario d inconsapevole…uno specchio che facilita un’interiorizzazione più consapevole  dei contenuti mentali primitivi ed il loro accesso al pensiero ed al linguaggio” (M. Belfiore)

Il nostro invito è a “Cur’Arti” attraverso la narrazione “creativa” di noi stessi per imparare a raggiungere quell’”Accordo Reciproco’ (W. Kandinskij) che è alla base della relazione di Cura.

“Accordo Reciproco” di W. Kandinskij

“Le due composizioni, ciascuna irripetibile e unica nella sua diversità sono le personalità complesse di ciascuno di noi. Gli estremi delle figure si reggono su segmenti sottili, quasi filiformi, che in bilico come in equilibrio precario, sembrano vacillare pur senza sfiorarsi e senza cedere, non crollano perché sono in Accordo Reciproco e formano una coppia solidale, armonica, complementare. L’”Accordo Reciproco è alla base di qualunque relazione umana. Nella ricerca dell’accordo reciproco non c’è pensiero giudicante, nè pensiero dominante, c’è accoglienza e consapevolezza di una relazione che diventa Cura, in cui ciascuno dona e dunque riceve in dono il donare”.

Comunicare attraverso l’arte della musica

Il centro ISO offre assistenza terapeutica sul territorio percorsi di Musicoterapia
clinica motoria facciale, Psicomotricità, Logopedia, Pedagogia clinica,
Psicoterapia, Comunicazione aumentativa. Gli elementi fondativi sono il
rapporto con il territorio, la centralità della persona e della famiglia, dei suoi
bisogni e dei suoi diritti. Il contributo del Centro ISO Riabilitativo per l’età
evolutiva APS al progetto “Dall’Ombra alla luce” consiste nell’organizzazione
e realizzazione di corsi di Musicoterapia per utenti con problemi psicomotori.
Viene fornita attività di musicoterapia e di psicoterapia in corso setting che sta
accompagnando i ragazzi nelle attività, sostenendo e attivando strategie di
coinvolgimento nelle performances con gli strumenti individuando per ciascun
utente un percorso individuale e collettivo adeguato.
Le attività previste dai laboratori di Musicoterapia verteranno agli obiettivi di
estendere la curva dell’attenzione, rinforzare le abilità e funzioni esecutive,
implementare il cognitivo e l’apprendimento, favorire l’integrazione delle
funzioni psichiche, ampliamento del bagaglio semantico nell’area recettiva,
espressiva e sintattica. I laboratori si articolano sia in modalità individuale che

Musicoterapia – Tecniche di empatia

Scisar APS: Percorsi di psicoeducazione per la disabilità (incontri settimanali della durata
di 1 ora e mezzo per 6 mesi complessivi)
Scisar opera con percorsi di psicoeducazione per la disabilità (socio-sanitari, riabilitativi ed educativi) dedicati a persone con disagio e disabilità fisica e psichica. Il contributo di Scisar nell’ambito del Progetto “Dall’Ombra alla ​Luce”

Cur’Arti
La prima rete italiana dell’inclusione sociale tra Arte e Cultura consiste nell’esecuzione di percorsi di psicoeducazione per la disabilità con un nostro itinerario terapeutico che coinvolge sei partecipanti vulnerabili, tra bambini, ragazzi e giovani adulti, in un avvincente percorso di Artiterapie.
Attraverso Musicoterapia, Movimento e Artiterapia figurativa, si è creato uno spazio per esprimere le risorse creative e costruire trame armoniche di gruppo.
Tre individui, già utenti di artiterapie individuali, si uniscono a tre nuovi partecipanti per arricchire le loro esperienze attraverso il lavoro di gruppo.
Ogni partecipante affronta una fase di inquadramento con test neurologici specifici per valutare l’interfaccia con il linguaggio musicale e il movimento.
Successivamente, si sono immersi nel setting musicoterapico, esplorando la manipolazione sonora, il movimento e la voce. Questo processo rivela diverse modalità espressive e sfide individuali, come la difficoltà ad ascoltarsi reciprocamente e timidezza. L’analisi delle singole personalità e della dinamica
di gruppo guida la strutturazione degli incontri iniziali, enfatizzando la sperimentazione e la consapevolezza attraverso le arti. L’uso dell’improvvisazione sonora e del songwriting emerge come potentissimo mezzo di espressione emotiva. Il movimento, con camminate e danze, aggiunge
un elemento ludico e scopre nuove vie espressive del corpo. Si tratta dunque di un percorso terapeutico riabilitativo dedicato a persone con disagio e disabilità fisica e psichica, attraverso l’arteterapia che si avvale di strumenti musicali (musicoterapia).

L’obiettivo del percorso è di rendere il paziente parte attiva nella gestione dei disturbi attraverso l’acquisizione di conoscenze specifiche sulla patologia e di strategie concrete per la gestione della stessa.
Il percorso psicoeducativo si propone di valorizzare la parte sana del paziente, evidenziandone risorse e strategie di coping, non solo per renderlo parte attiva nel processo di guarigione, ma anche per ridurre lo stigma, ancora molto diffuso, nei confronti delle patologie psichiatriche